Quando navighiamo su internet utilizziamo solitamente dei nomi di dominio. Per accedere a questa pagina abbiamo utilizzato, ad esempio, il dominio frascan.com. Se volessimo visitare la pagina di Google dovremmo usare il dominio google.it e così via.

In realtà, quando diciamo al nostro browser di voler visitare un dominio, esso non utilizza quel nome per accedervi ma ha bisogno del suo indirizzo fisico: l'IP address, che è un codice composto da 4 numeri separati da punti (esempio: 209.85.129.147 ) che identifica univocamente un dominio nel web.

Il metodo di indirizzamento numerico dell'Internet Protocol (IP), sebbene sia molto efficiente è assai complicato da utilizzare per un utente. Ricordare le varie sequenze numeriche corrispondenti agli indirizzi dei computer a cui ci si intende connettere o nei quali è presente la risorsa che vogliamo raggiungere è piuttosto arduo.

Per facilitare l'utilizzazione della Rete da parte degli utenti è stato sviluppato un sistema di indirizzamento simbolico, il Domain Name Service (DNS). Attraverso il DNS ogni host di Internet può essere dotato di un nome (domain name), composto da stringhe di carattere. E' evidente che per un utente utilizzare i nomi simbolici è molto più semplice e intuitivo che utilizzare delle inespressive sequenze di numeri. Per esempio, all'host 209.85.129.147 corrisponde il seguente nome: google.it

Il DNS, quindi, gestisce questo lavoro di transcodifica. Esso deve contenere una tabella di corrispondenza tra nome di dominio e IP address e deve essere capace di rispondere alle richieste di transcodifica che gli arrivano. Chi si intende almeno un po di informatica potrebbe considerare il lavoro del DNS piuttosto semplice e teoricamente avrebbe ragione. Il vero problema che un DNS deve affrontare è l'enorme mole di dati da gestire. Bisogna infatti considerare che esistono milioni di domini da gestire e che ogni giorno vengono fatte milioni di nuove richieste e modifiche. Oltre a questo c'è da considerare che miliardi di persone in tutto il mondo accedono quotidianamente ad Internet e questo significa miliardi e miliardi di richieste ai server DNS che devono fornire gli IP address dei domini richiesti.

Indirizzi IP
Su internet, ogni macchina connessa ha un indirizzo IP univoco di 32 bit chiamato appunto IP address (Internet Protocol Address) ed espresso come 4 numeri (che vanno da un range da 0 a 255) divisi da punti. I 4 numeri vengono detti ottetti perchè coprono un range di valori da 0 a 255 (2 alla ottava).

Ogni macchina connessa ad internet ha un proprio indirizzo IP. Un server solitamente ha un indirizzo IP statico che non cambia molto spesso. Chi si connette invece da casa col suo modem spesso ha un IP che gli viene assegnato dal suo provider di servizi Internet (ISP) e che quindi può cambiare ad ogni nuova connessione e per tale ragione viene definito IP dinamico.

E' possibile conoscere il proprio IP address usando degli appositi programmi disponibili su tutti i sistemi operativi. In alternativa esistono molti siti che permettono di far visualizzare il proprio indirizzo IP.

Nomi di dominio
Come abbiamo detto in precedenza i nomi di dominio sono fondamentali per poter navigare su Internet o inviare la posta elettronica e quindi è importante sapere come sono strutturati.

Ecco una lista di nomi di dominio:

  • www.google.it
  • www.yahoo.it
  • www.ebay.it
  • www.paypal.com
  • www.nasa.org

La parte finale dei domini elencata ( it, com ed org) è detta dominio di primo livello (first level domain o top level domain). Attualmente esistono milioni di domini di primo livello, ma non è stato sempre così.

Quando il DNS è stato realizzato, Internet era diffusa, salvo rare eccezioni, solo negli Stati Uniti. Per questa ragione i domini statunitensi (ed alcuni domini non geografici) sono stati divisi per tipo di organizzazione.

  • EDU: università ed enti di ricerca
  • COM: organizzazioni commerciali
  • GOV: enti governativi USA
  • MIL: enti militari USA
  • NET: organizzazioni di supporto e di gestione della rete
  • ORG: organizzazioni ed enti di diritto privato non inclusi nelle categorie precedenti, come enti privati no-profit, associazioni, organizzazioni non governative.

In seguito la Rete si è ampliata su scala mondiale. Per questo sono stati creati altri domini di primo livello suddivisi per nazioni; questi domini utilizzano sigle che spesso (ma non sempre) corrispondono alle sigle delle targhe internazionali. L'Italia è identificata dalla sigla IT, l'Inghilterra dalla sigla UK, la Francia dalla sigla FR, la Germania dalla sigla DE e così via.

Con la diffusione della Rete e con il suo utilizzo per scopi commerciali, la registrazione dei domain names ha perso la sua tradizionale funzione di contraddistinguere e facilitare il raggiungimento delle risorse in rete e si è trasformata in un vero e proprio business. Oggi registrare un domain name per un'azienda significa soprattutto tutelare l'utilizzo di quel nome su Internet, così come avviene per la registrazione di marchi, brevetti, software. Vale a dire che oggi la registrazione di un nome di dominio è soprattutto una forma di tutela della proprietà industriale e letteraria o artistica.

Ad ogni dominio di primo livello, sono legati una serie di domini di secondo livello. Nell'esempio precedente, i domini di secondo livello sono:

  • google
  • yahoo
  • ebay
  • paypal
  • nasa

I domini di secondo livello possono essere usati su differenti domini di primo livello per cui potranno esistere dei nomi di dominio del genere:

  • yahoo.com
  • yahoo.it
  • yahoo.net
  • yahoo.org
  • yahoo.eu

Ovviamente ognuno di questi nomi è differente dagli altri e non esiste nessun legame tra loro. Ognuno dei nomi elencati potrebbe appartenere ad una persona o ad una società differente. Uno dei mali più diffusi su Internet è il moltiplicarsi di coloro che registrano i domain names riferiti a nomi e marchi di aziende riconosciute, riproponendoli poi alle stesse per cifre esorbitanti o sfruttandone la notorietà. La regola è: first come, first served (primo arrivato, primo servito). E' indispensabile registrare al più presto i nomi che identificano la vostra azienda (come la denominazione sociale e i marchi). Così come tutelate i vostri marchi nei diversi paesi, allo stesso modo occorre proteggerli su Internet.

In generale la registrazione di un dominio può essere richiesta da un'azienda, un'associazione, un libero professionista, un ente pubblico e anche da privati cittadini. E' difficile generalizzare poichè ogni paese dispone di una Registration Authority che opera secondo regole differenti. Alcune richiedono che la registrazione provenga da una organizzazione legalmente riconosciuta nel paese. Per altri paesi non vi sono vincoli di questo genere. Alcune richiedono che il nome richiesto sia attinente alla denominazione sociale o marchio registrato, altre no. Alcune consentono di registrare un solo domain name, altre infiniti e senza limitazioni di alcun genere.

Tutte le Registration Authority richiedono il pagamento di tasse di registrazione e mantenimento. Ogni Registration Authority stabilisce le proprie tasse di anno in anno.

Visto che ogni nome di dominio deve essere univoco, c'è bisogno di un organizzazione che controlli ed eviti il rischio di nomi di dominio duplicati.

DNS distribuiti
Come detto in precedenza, i DNS sono progettati per fare 2 cose:

  • accettare richieste da programmi per convertire nomi di dominio in indirizzi IP;
  • accettare richieste da altri DNS per convertire nomi di dominio in indirizzi IP;

Quando una di queste due richieste arriva, il DNS può fare diverse cose:

  • può rispondere alla richiesta se conosce l'IP address del dominio;
  • può contattare altri DNS e girare a loro la richiesta;
  • può rispondere "Non conosco l'IP address del dominio richiesto ma conosco quello di un DNS che lo conosce";
  • può rispondere con un messaggio di errore se il dominio richiesto è inesistente o errato.

Quando digitiamo un indirizzo URL nel nostro browser, la prima cosa che il programma deve fare per accedere a quella pagina è trovare il suo indirizzo IP. Per far questo è necessario usare un server DNS che può essere impostato come parametro fisso nelle opzioni del browser oppure settato in modo dinamico dall'ISP al momento della connessione.

Supponiamo di aver digitato nel nostro browser www.google.it. Il browser contatterà il server DNS dicendogli "Ho bisogno dell'indirizzo IP del dominio www.google.it". Il DNS per prima cosa controllerà se nella sua cache c'è l'IP address del sito richiesto. Se lo trova lo restituisce immediatamente al browser ed il suo lavoro finisce. In caso contrario contatterà uno dei cosiddetti Root Name Servers. Questi server (al momento ne esistono 13) conoscono gli indirizzi IP dei DNS che gestiscono i domini di primo livello. Nel nostro esempio quindi, il DNS contatterà il server dei domini .it che al suo interno conterrà il dominio che stiamo cercando oppure un altro DNS a cui girare la richiesta. Una volta trovato l'IP address del dominio google.it, questo verrà restituito dal root server fino al nostro DNS che provvederà poi a comunicarlo al browser.

Se avete compreso l'esempio, avrete capito l'importanza fondamentale dei root servers senza i quali tutta l'infrastruttura di Internet non sarebbe in grado di funzionare. Ci sono 13 root server in tutto il mondo, 10 negli Stati Uniti, 2 in Europa (Londra e Stoccolma) ed uno a Tokio.

Ecco la lista dei server, con relativo indirizzo IP:

  • A.ROOT-SERVERS.NET. IP=198.41.0.4
  • B.ROOT-SERVERS.NET. IP=128.9.0.107
  • C.ROOT-SERVERS.NET. IP=192.33.4.12
  • D.ROOT-SERVERS.NET. IP=128.8.10.90
  • E.ROOT-SERVERS.NET. IP=192.203.230.10
  • F.ROOT-SERVERS.NET. IP=192.5.5.241
  • G.ROOT-SERVERS.NET. IP=192.112.36.4
  •  
  • H.ROOT-SERVERS.NET. IP=128.63.2.53
  • I.ROOT-SERVERS.NET. IP=192.36.148.17
  • J.ROOT-SERVERS.NET. IP=198.41.0.10
  • K.ROOT-SERVERS.NET. IP=193.0.14.129
  • L.ROOT-SERVERS.NET. IP=198.32.64.12
  • M.ROOT-SERVERS.NET. IP=202.12.27.33

ICANN
I 13 root servers vengono gestiti dall'ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), una società no-profit che controlla il sistema dei domain names, l'assegnazione degli indirizzi e l'intera organizzazione dei fornitori d'accesso alla rete.

Per saperne di più su questi argomenti, qualora fossero di vostro interesse potete visitare il sito dell'ICANN al seguente indirizzo www.icann.org.

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